lunedì 23 gennaio 2012

La keyness nei giornali: il Corriere della Sera

Mi sono abbonata all'edizione elettronica del Corriere della sera, per rimpinguare la sezione "stampa" del Perugia corpus.
Disponendo di un gran numero di articoli, che si accresce quotidianamente, si possono controllare, a intervalli di tempo regolari, le parole con coefficienti elevati di keyness; le parole, cioè, che, confrontate con un corpus di riferimento, hanno una frequenza insolitamente diversa, e che quindi in qualche modo caratterizzano gli articoli di quel periodo.
Nella settimana 16-21 gennaio le parole con alto coefficiente di keyness sono ovviamente tutte quelle che riguardano il naufragio della Costa Concordia, e che appartengono quindi al dominio della navigazione (poppa, scialuppa, prua, marinai, arcipelago, armatore, capitaneria, scogliera, stazza, cabine, fondale, marinaio, oblò, salvagente, galleggiante), o, ancora più specificamente, a quello dei naufragi (evacuazione, dispersi, affondare, falla).
Riscontro con piacere che il Corriere, a differenza di molti altri giornali (direi quasi tutti), non ha abusato del confronto col Titanic (il nome proprio non risulta tra quelli usati la scorsa settimana), evitando di dare il suo contributo all'assimilazione di una tragedia ad un evento cinematografico (tutti noi associamo il Titanic al film e non più al vero naufragio del 1912).
Largamente usato, anche se con diverso valore semantico rispetto a quello riportato dai dizionari, è inchino, che è ai primissimi posti come valore di keyness.
Infine, grazie alla ormai proverbiale telefonata del comandante De Falco, cazzo viene sdoganato sul Corriere come su tutti gli altri quotidiani (altissimo valore di keyness, era praticamente assente fino alla scorsa settimana), e invade siti web, social network e trasmissioni tv.

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