Da una ricerca realizzata a Cambridge emerge che non solo l'impiego frequentissimo che i giovani fanno degli sms non è un pericolo per un buon uso della lingua, ma al contrario potrebbe migliorarlo.
L'articolo di Repubblica evidenzia il fatto che, costretti a selezionare rigorosamente le parole a causa della brevità, gli utenti degli sms compiono un efficace esercizio di scrittura che può addirittura giovare alla loro competenza linguistica.
Finalmente si incomincia a pensare alle nuove tecnologie della comunicazione non come ad uno spauracchio per la correttezza linguistica ma come ad una naturale evoluzione del modo in cui comunichiamo e ci serviamo del linguaggio?
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