domenica 16 dicembre 2007

Pizzi e pizzini

Riordinando l'affollatissimo desktop del mio iMac, ritrovo l'immagine che avevo scaricato da un quotidiano (mi sembra Repubblica) qualche mese fa; la incollo qui sotto, è una pagina dei famosi "pizzini" sequestrati al capomafia arrestato in Sicilia dopo decenni di latitanza.E' una sorta di decalogo dell'affiliato a Cosa Nostra, quello stato parallelo che vive nel nostro paese accanto a quello ufficiale; e si vede subito che non si tratta di quello ufficiale, perché sono menzionati i divieti e i doveri, ma non i diritti...
Linguisticamente, colpisce che, accanto ad espressioni marcatamente popolari, compaiano tratti di registro più elevato (come il congiuntivo imperfetto nel periodo ipotetico della possibilità): 
se dovessi tradire le mie carni devono bruciare

In generale, si evince dal testo che l'affiliato modello ha una grande considerazione dell'universo femminile (non si possono guardare le mogli degli amici e si deve rispettare la propria moglie, a cui si può anteporre solo il dovere supremo della disponibilità permanente nei confronti dell'Istituzione, anche in caso di parto imminente); si ricava inoltre la sensazione che avere un cugino poliziotto non costituisce titolo preferenziale per l'assunzione.
Alcuni usi lessicali mi hanno poi colpita:
quando si è chiamati a saper qualcosa si dovrà dire la verità

Sembra quasi che il "sapere" sia una condizione indotta dall'alto ("ti ordino di sapere questa cosa");
chi ha tradimenti sentimentali in famiglia

A parte la difficoltà che l'organizzazione deve sicuramente incontrare nel reperire adepti, che non solo non devono essersi macchiati di tradimenti, ma nemmeno averne in famiglia, cosa che evidentemente riduce gli aventi diritto del 99%, mi risulta particolarmente creativa la locuzione tradimenti sentimentalisfera sentimentale, vita sentimentale, mi suonano più abituali, ma di un tradimento sentimentale non avevo mai sentito parlare, e lo trovo molto poetico.


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