sabato 29 ottobre 2011

Twitter, Eco e Manzoni

Language Log riporta oggi un articolo del Telegraph ("Ralph Fiennes blames Twitter for 'eroding' language"), in cui l'attore inglese denuncia la progressiva "erosione" della sua lingua e lamenta

"a world of truncated sentences, soundbites and Twitter. Our expressiveness and our ease with some words is being diluted so that the sentence with more than one clause is a problem for us, and the word of more than two syllables is a problem for us".

Per verificare la fondatezza del pericolo che Twitter stia diffondendo un inglese fatto di parole brevissime e troncate di netto dal perfido social network, gli autori del blog hanno misurato la lunghezza media in caratteri delle parole di tre campioni di testo (da Shakespeare - Amleto, P.G. Wodehouse e un centinaio di Tweets del Daily Pennsylvanian, un giornale indipendente di studenti dell'Università di Pennsylvania). Il risultato:
la lunghezza media in Amleto è 3.99 caratteri; in P.G. Wodehouse 4.05 caratteri; nei tweets 4.80 caratteri.
Sghignazzando per quanto a volte la diffidenza per le novità porti a dire pubblicamente delle sciocchezze, ho provato a fare un esperimento simile con l'italiano; i tre campioni che ho scelto sono i primi tre capitoli dei Promessi sposi, la parte iniziale del Cimitero di Praga di Eco (uno che non è noto per scrivere usando solo monosillabi),  e circa 800 tweets estratti a caso da quelli scritti in italiano nel 2011. Ed ecco i risultati:

- lunghezza media in Manzoni: 4,62
- lunghezza media in Eco: 4.75
- lunghezza media nei tweets: 4.72

Allora: sembra proprio che, se una minaccia legata all'uso di Twitter incombe su tutti noi, questa non sia che il diabolico uccellino ci sta abituando a scrivere per minuscoli frammenti di parole.

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