mercoledì 5 marzo 2014

Quanto spazio occupa la politica su Twitter?

Martedì 25 febbraio 2014: il governo Renzi sta ottenendo la fiducia alla Camera, mentre tutti sembrano intenti a seguirne e commentarne le vicende, e molti anche a twittare.
Twitter, si sa, è una cassa di risonanza di ciò che avviene nel mondo: un mezzo di comunicazione particolarmente adatto a commentare, spesso molto emotivamente, gli eventi di cui più si parla, e a farlo proprio mentre essi stanno avvenendo. Un nuovo governo che nasce, peraltro ad opera di un politico abituato a far parlare di sé, è certo un evento di cui si discute. Ed anche su Twitter, come è già stato mostrato, si è molto discusso.
Ma che parte occupano queste conversazioni di carattere politico all’interno dell’ecostistema di Twitter? In che misura si parla anche di altro, specialmente in giornate così calde per la politica, nel social network? In breve: quanto spazio occupa la politica su Twitter rispetto ad altri domini?
Per cercare di rispondere a queste domande, nella giornata di martedì 25 febbraio ho estratto i tweet in italiano postati in 4 fasce orarie differenti: 12-13, 13-14, 18-19 e 19-20. Sono orari in cui Twitter è frequentato da tipologie di utenti diverse: la mattina, ad esempio, mancano molti “bimbiminkia”, che sono a scuola, ma che verosimilmente restano collegati buona parte del pomeriggio.

I tweet estratti sono in totale 183.538, e - almeno per gli utenti che hanno attivato la geolocalizzazione - provengono dai luoghi indicati in blu nella cartina. I cerchi rossi, invece, indicano solo i tweet che commentano le vicende del nuovo governo.




Già dalla mappa (per realizzarla mi ha aiutata il codice in R disponibile qui) si capisce che il rosso dei tweet politici si perde all’interno del blu di tutti gli altri: un’indagine più approfondita rivela che solo il 10% di tutti i tweet si riferisce alle vicende governative (18.314 tweet, scritti da 9012 utenti diversi). Il grafico qui sotto è piuttosto eloquente: ci sono su Twitter in queste quattro ore circa 70.000 utenti che twittano di vicende e argomenti diversi dalla politica.



E di che cosa twittano? Di alcuni temi in particolare, come dimostra un’analisi delle 2 milioni e 700mila parole che utilizzano, tra cui oltre 85.000 hashtag. Ad esempio, del #KCA, il Kids’ Choice Awards 2014, in cui vengono nominati i migliori cantanti, attori, libri, videogame, app ecc. del 2014. O di quale sia la migliore piattaforma per i videogiochi (#gameinsight, #android, #androidgames, #app sono tra gli hashtag più usati). O ancora, di #scuola (“Un sacco di nozioni e nessuna scuola che ti insegni cosa sono le emozioni”, è uno dei tweet più retwittati sull’argomento). E se è vero che di scuola parlano anche i tweet di soggetto politico, è tuttavia facile distinguere le diverse aree di provenienza: basta analizzare le parole con cui scuola co-occorre. Nel caso di investimento, avvenire o ministro, ad esempio, si parla di politica; se scuola è usata insieme ad annoio, stress, pagella, merda, è evidente che gli autori dei tweet non si occupano delle priorità del nuovo governo. E twittano anche di amore, di video apprezzati su YouTube, di musica (Sanremo si è appena concluso) e di calcio, nonostante sia martedì.
Il mondo di Twitter sembra essenzialmente ruotare intorno a due parole fondamentali: oggi e domani. L’oggi è ciò che ci sta accadendo adesso, e che raccontiamo e commentiamo, a caldo, su Twitter; il domani è inteso non nel senso di un futuro indeterminato, ma in quello concretissimo di ciò che ci accadrà fra poche ore, il giorno dopo oggi. E se una (piccola) parte di noi il 25 febbraio ha twittato Domani il presidente del consiglio incontra gli imprenditori a Treviso, un ben più vasto gruppo ha scritto Domani ho la verifica di matematica, o Ma a che ora c’è la partita domani?
Come “là fuori”, nel mondo reale,  anche su Twitter la politica occupa un ruolo quantitativamente marginale rispetto alle vicende quotidiane di coloro che abitano il social network; le parole spese da qualche migliaio di persone a commentare le dichiarazioni o i contorsionismi del ministro di turno si perdono in mezzo alle ordinarie conversazioni dei tantissimi che parlano della loro vita di tutti i giorni.
Nulla di inaspettato, certo; ma chi pensa di poter già prevedere, attraverso gli umori di Twitter, i risultati delle prossime elezioni, è avvertito: la politica ha un suo spazio, ma questo spazio è ancora molto ridotto, e la vita, anche su Twitter, ha ancora largamente il sopravvento.

2 commenti:

  1. Hey Stefania, thanks for linking to my post. I don't really understand what you did because I don't speak italian. However: Thanks!

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    1. Hi Sascha, I put a link to your blog because I used part of your code on the visualization of elections tweets on a map.
      Thank you for sharing it! :-)
      Stefania

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